La Filosofia Taoista si aggancia spesso alla natura per spiegare con semplicità ogni funzionalità del corpo umano. Essa paragona il nostro corpo ed il nostro essere alla figura dell’albero; essa infatti è colei che meglio rappresenta, tramite le sue componenti (tronco, rami e foglie), le potenzialità fisiche ed energetiche che ognuno di noi è capace di esprimere.
A livello concettuale, il tutto può essere così schematizzato:
- il TRONCO assorbe attraverso terra, aria e sole i suoi nutrienti, ottenendo energia elettrochimica;
- proiettandosi verso l’alto i RAMI ricevono luce, mantenendo sana la linfa del tronco, producendo al contempo energia elettromagnetica;
- le FOGLIE, grazie alla loro sottigliezza e al doppio nutrimento tronco-sole, riescono ad essere illuminate su ambedue le facce, sprigionando così energia quantica.
È molto semplice ed intuitivo notare che in caso di mancato nutrimento di uno dei tre elementi, l’intero gruppo rischia di risentire di un pesante e dannoso deficit energetico.
E così accade anche nell’essere umano; l’energia quantica (delle FOGLIE) è legata all’energia elettromagnetica (dei RAMI), che è a sua volta legata a quella elettrochimica (del TRONCO). Se una delle tre energie viene a mancare si rischia l’esaurimento dell’energia vitale, o energia renale, con conseguenti squilibri energetici ma non solo; essa infatti ci rende forti mantenendo alte le nostre difese immunitarie, un drastico abbassamento del suo livello può renderci fortemente vulnerabili, esponendoci facilmente ad influenze e raffreddori.